La primavera si avvicina, le giornate si allungano, e tu non riesci a non pensare ad altro: un bel tuffo nella piscina di casa. Dopo l’inverno, però, gelate, sporco e inconvenienti potrebbero aver rovinato la struttura della vasca, diminuendo la sicurezza stessa della piscina. Ecco, in questo caso, è il momento di scoprire come riparare una piscina. Del resto, è giusto che la tua piccola oasi di pace e benessere sia perfetta in vista della bella stagione.
Quali sono i problemi più comuni di una piscina danneggiata? Come prevenirli o risolverli?
Partiamo da un presupposto. Quasi tutti i danni alla piscina possono essere evitati o contenuti attraverso una buona manutenzione ordinaria della vasca e dell’impianto piscina. Non a caso, sebbene conti molto la corretta installazione da parte dello specialista, prevenire crepe e danni strutturali significa occuparsi meticolosamente del mantenimento costante della piscina interrata. Un esempio? Beh, abbiamo già visto quanto sia fondamentale il telo piscina in termini di prevenzione problemi.
In generale, le principali cause di danni in piscina sono dunque:
- Scarsa manutenzione annuale
- Installazione scadente dell’impianto piscina
- Presenza di acque sotterranee
- Congelamento e scongelamento durante l’inverno
A questo punto, prima di capire come riparare la propria piscina, analizziamo i problemi più comuni che potrai riscontrare nella tua vasca.
Piscina danneggiata? Ecco i problemi più comuni
Parlando di piscine interrate in cemento, non è raro trovarsi davanti a crepe sulla struttura e il rivestimento della vasca. Queste, in base alle dimensioni o alla profondità della piscina, possono:
- Riguardare solo il liner della vasca;
- Oppure, nei casi più gravi, causare perdite d’acqua preoccupanti o favorire la formazione di alghe o depositi di calcio.
Dov’è possibile trovare le crepe strutturali in una piscina? Di fatto, possono crearsi ovunque, in vari modi e direzioni. La maggior parte delle volte, però, tendono ad apparire negli angoli e nelle aree circostanti gli skimmer. Nella pratica, se dovessi ritrovarti a riempire spesso la tua piscina, per ristabilire il livello dell’acqua, questo potrebbe essere un primo indizio di crepe nella struttura. Spesso profonde. Di conseguenza, presta attenzione ad ogni dettaglio.
Altri problemi comuni?
Sicuramente i raccordi e le tubazioni della piscina, così come le bocchette, il sistema drenante e le guarnizioni degli skimmer. Per quanto riguarda l’impianto piscina in sé, i problemi sono pressoché più rari.
Riparare la piscina in modo sicuro: rivolgiti sempre ai professionisti qualificati
Identificare l’entità del danno, in modo preciso, non è sempre semplice. Anzi. Proprio per questo, quando ci troviamo davanti ad incongruenze o disagi nel funzionamento dell’impianto, o nella struttura stessa della vasca, l’opzione migliore è sicuramente quella di chiamare un professionista del settore. Questo per agire in modo tempestivo, corretto ed efficace.
Uno specialista di piscine sarà in grado di valutare il danno, agendo nei modi e nei tempi ideali.
- Per delle crepe nella piscina in cemento, si occuperà di impermeabilizzarle applicando la dose corretta di stucco e silicone;
- Per riparare il liner della vasca, invece, riuscirà a trovare la soluzione ottimale per richiudere ogni fessura, senza per forza costringerti a sostituire completamente il pezzo;
- Per eventuali perdite del sistema idraulico piscina, infine, il professionista al quale ti rivolgerai svolgerà un test della pressione delle tubature, al fine di controllare che non ci siano guasti.
Bonus ristrutturazione piscine 2023: cosa prevede la detrazione?
Anche nel 2023, sarà possibile richiedere il Bonus ristrutturazioni piscine, agevolazione fiscale nata per incentivare non solo i lavori di ristrutturazione delle piscine, ma anche degli edifici residenziali. Previsto dall’ultima Legge di Bilancio, il bonus ristrutturazioni piscine 2023 permette di usufruire di una detrazione fiscale sulle tasse pari al 50% delle spese sostenute.
Ovviamente, ci sono determinati requisiti da rispettare per accedere al bonus. Due su di tutti:
- Ogni spesa sostenuta va documentata con fatture e ricevute fiscali;
- La piscina deve appartenere ad un edificio residenziale e dev’essere esclusivamente ad uso privato.
A quanto ammonta l’importo massimo?
La detrazione fiscale del Bonus viene calcolata su un importo massimo di 100.000 euro per unità immobiliare, fruibile in 10 quote all’anno di pari importo. Il bonus, inoltre, comprende anche interventi relativi all’installazione di impianti di sicurezza per piscina, come recinzioni o coperture.
Quali lavori puoi far rientrare?
Le operazioni rientranti nel Bonus piscine 2023 riguardano sia estetica che funzionalità, a patto che riguardino un impianto già esistente e non da costruire da zero. In particolare, puoi far rientrare i seguenti interventi:
- Installazione o rinnovo del sistema di illuminazione e riscaldamento;
- Rifacimento pavimentazione del bordo vasca e solarium;
- Rifacimento del rivestimento interno;
- Rinnovo degli impianti di filtrazione, così come i sistemi di ricircolo dell’acqua;
- Aggiunta di idromassaggio o nuoto controcorrente.